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Ciclovia Aida

Ciclovia Aida

Aida è una musica, un sogno, un movimento che accompagna per 900 km dal Moncenisio a Trieste; dalla Francia all’Istria, slowbike24 la vuole proporre per la prima volta in formato ridotto con un impegno di 8 giorni. Oltre alla qualità ciclabile, si è tenuto conto della forte attrattività turistica e naturalista dei territori.

Verona - Trieste

430km

Un percorso modulabile

8 tappe

Tempo di percorrenza

8 giorni

Dislivello totale

/// - ///

Difficoltà

Facile

Il percorso

Le tappe

Questa ciclovia viene proposta in formato ridotto rispetto al percorso classico. Si parte da VERONA per arrivare a Trieste in un percorso di otto giorni, attraverso le città più belle d’italia, con la scoperta di percorsi, tradizioni e cultura. Le otto tappe presentano tutte dei punti di interesse di grande suggestione. Ogni tappa è pensata per essere percorsa in giornata e con le nostre e-bike sarà ancora più agevole arrivare al traguardo. Da un punto all’altro potrete lasciarvi distrarre dai panorami, fermarvi per un uno spuntino o per visitare uno dei tantissimi luoghi interessanti che questo meraviglioso percorso vi offre.

Verona km

Arrivo a Verona e visita individuale della città e pernottamento

Lasciamo Piazza Bra e usciamo da Verona e le sue mura Shakespeariane. Superiamo un canale e seguiamo i campi bagnati dal fiume Adige fino alla solare Villa Buri: oltrepassiamo l’autostrada nei pressi di San Martino Buon Albergo (km 11) e proseguiamo a zig-zag tra le vigne e le serre fino a Soave (km 30): assaggiamo per rinfrancarci un calice del vino omonimo. Stiamo passando nel mezzo di una valle amena, nella quale due castelli turriti e fronteggianti ispirarono la leggenda di Montecchi e Capuleti: potrete visitarli passando da Montecchio Maggiore (km 54). Avviciniamo Vicenza (km 70), una città nobile, sonnacchiosa e onorevole. Vicenza è un piacere per la vista: godiamoci le numerose architetture del suo illustre cittadino, Andrea Palladio, e riserviamoci del tempo per visitare il Teatro Olimpico: un sito UNESCO, il più antico teatro coperto al mondo, il primo a essere costruito con criteri moderni.

Andiamo avanti, e seguiamo il tortuoso fiume Bacchiglione passando per Bugano e Longare (km 81): dopo pochi chilometri incontreremo la ciclovia Treviso-Ostiglia a Colzé (km 85). Questo lungo percorso collega Treviso (Km 50 Nord-Est) e il fiume Po (km 68 Sud-Ovest): era un tempo una ferrovia, e ha rischiato di divenire una superstrada per camion. Grazie a FIAB Onlus, la possiamo pedalare in santa pace. Seguiamo e attraversiamo il fiume Bacchiglione varie volte, ad esempio a Montegaldella (km 89), Cervarese (km 92) e Selvazzano Dentro (km 98). Pochi chilometri più a sud ci sono i Colli Euganei, colline generose dai benefici influssi termali, come ad Abano Terme. Finalmente, dopo l’aeroporto di Padova, il fiume ci condurrà ai piedi della vivace Padova (km 112): studenti tuttintorno, dato che Padova vanta una delle più antiche università d’Europa. Godiamoci i portici della città medievale, il famoso Prato della Valle e, se abbiamo prenotato in anticipo, il capolavoro di Giotto, la Cappella degli Scrovegni: indimenticabile.

Ripartiamo da Padova dal cuore cittadino della basilica di Sant’Antonio (km 0), storica meta di pellegrinaggio universale, e con un percorso urbano che termina nella suggestiva Porta Portello (antico porto fluviale patavino) imbocchiamo l’argine del canale Piovego (km 2) percorrendolo verso est. Giungiamo così a Stra (km 12),una bella città con una villa magnifica, Villa Pisani o La Nazionale: prendiamoci del tempo per visitare i suoi giardini alla Versailles, affacciati sul Naviglio del Brenta. Proseguiamo fino a Dolo (km 19) e Mira (km 24), incontrando sul percorso una lunga e celebre teoria di ville venete. Lasciamo il Naviglio del Brenta a Oriago (km 29), da dove con una breve deviazione possiamo visitare la famosa villa La Malcontenta del Palladio, e procediamo verso Nord fino alla stazione ferroviaria di Mestre (km 37): l’incantata Venezia é solo 9 km a Est.

Mestre, lo sviluppo urbano di Venezia del XX secolo, merita di per sé uno sguardo specifico: non possiamo perderci il nuovissimo museo M9, dedicato al 1900 italiano: AIDA passa esattamente al suo fianco. Procediamo a Nord, fino alle riserve naturali di Bosco di Mestre (km 46), San Liberale e Quarto D’Altino (km 62), entroterra della romana Altino ora sede di un prestigioso Museo Archeologico. Siamo giunti sulle sponde del fiume Sile: seguiamolo a sinistra verso Ovest, ma consideriamo che potremmo anche seguirlo a destra, su una piacevole ciclovia che corre fino al mare Adriatico, per l’esattezza a Jesolo (km 31). Il Sile è incorniciato da un vasto parco regionale, con molte anse e i suggestivi burci, barche abbandonate tra la vegetazione. Attraversiamo Silea (km 80) e sconfiniamo a Treviso fino al suo centro (km 87). Treviso è una città d’acqua: passeggiamo lungo i suoi canali e mulini, e anche qui sorseggiamo uno Spritz in Piazza dei Signori.

Lasciamo il Duomo di Treviso (km 0) e puntiamo a Nord, seguendo uno dei tanti canali della città, dirigendoci verso La Marca, l’antica contea di Treviso. Passiamo sotto l’autostrada a Pezzan (km 7), poi passiamo San Giacomo di Musestrelle, Fagaré e Bocca Callalta. Stiamo per attraversare il fiume Piave (km 22): il Piave sta sviluppando la propria ciclovia, collegando Belluno, la capitale dell Dolomiti, con Jesolo sul mare Adriatico. Proseguiamo per Ponte di Piave e poi Oderzo, dove dobbiamo attraversare i fiumi Monticano (km 37) e Livenza (km 46): sopraggiungiamo a Portobuffolé, uno dei più bei villaggi della Marca, e poi Brugnera: siamo ormai in Friuli Venezia Giulia. Seguiamo il fiume Livenza fino alla città di Sacile, con i suoi dolci canali e torri eleganti. Puntiamo ad Ovest, passando per Porcia e finalmente Pordenone (km 81): godiamoci questa città alternativa, con un importante festival di libri a Settembre: Pordenone Legge. Passeggiamo sul ponte di Adamo ed Eva oppure rilassiamoci negli spazi verdi di questa bella città. Se abbiamo abbastanza tempo, una visita interessante è la chiesa del Beato Odorico, del ticinese Mario Botta: un’espressione unica di architettura religiosa.

Lasciamo la stazione ferroviaria di Pordenone (km 0) si va a Sud, oltrepassando il fiume Noncello e poi il fiume Meduna (km 5). Passiamo il villaggio di Fiume Veneto e dirigiamoci a Casarsa della Delizia, luogo di nascita del poeta Pierpaolo Pasolini, la cui tomba si trova all’ingresso del cimitero locale. Attraversiamo il fiume Tagliamento (km 32) e il suo largo greto sassoso: il Tagliamento presto sarà collegato alla Ciclovia Alpe Adria verso Nord e Lignano nel Sud, grazie ad una ciclovia dedicata. Siamo entrati in provincia di Udine, e proseguiamo per Codroipo dove, giusto poco prima di Passariano, incontreremo la storica Villa Manin (km 43), che divenne famosa per il Trattato di Campo Formio, firmato tra Napoleone e la monarchia Austriaca nel 1797: il trattato consegnò il Nord Italia alla dominazione Austriaca per circa un secolo. Ora la villa è usata per mostre e concerti nei suoi prati ben curati. Spingiamoci a Nord e velocemente raggiungiamo Udine, capoluogo del Friuli: passiamo da Basiliano, Colloredo di Prato e Pasian di Prato. Finalmente entriamo a Udine (km 70), e ci gustiamo una birra fresca in Piazza Libertà, sotto il massiccio castello, assaggiando il piatto locale chiamto frico. Non scordiamoci di omaggiare la rivoluzionaria Tina Modotti, in via Pracchiuso 89.

Lasciamo la stazione ferroviaria di Udine (km 0) e dirigiamoci a Sud. Passiamo attraverso i campi ben curati del Friuli e oltrepassiamo il fiume Torre (km 11): superiamo i paesi di Buttrio e Manzano (uno dei migliori distretti del mobile italiani), prima di tagliare il fiume Natisone (km 18). Superiamo il fiume Judrio (km 24) e attraversiamo i paesi di Cormons e Gradisca, con le rovine delle sue mura. C’è un altro fiume da oltrepassare, l’Isonzo (km 39), che è celebre per le azioni della Grande Guerra sulle sue rive, immortalate da Giuseppe Ungaretti. Siamo arrivati a Fogliano, dove una tappa di visita è d’obbligo: il Sacrario Militare di Redipuglia, che contiene più di 100.000 resti di soldati italiani, morti nella Prima Guerra Mondiale. Dopo questo momento intenso, stemperiamo visitando Villa Sbruglio Prandi, vicina a San Pier d’Isonzo. Passiamo dall’aeroporto di Ronchi dei Legionari, e attraversiamo la marittima Monfalcone (km 49) con il suo porto industriale e il castello medievale, la Rocca. Si prosegue fino al fiume Timavo (km 55), un fiume carsico dal lungo corso sotteraneo, citato da Dante e Virgilio: da visitare la piccola chiesa di San Giovanni in Tuba e le sue belle risorgive. Sfioriamo Duino e il suo castello: siamo giunti alla panoramica strada costiera che ci porterà a Trieste (km 70). Possiamo ammirare la magnifica vista del golfo, fino a raggiungere il castello di Miramare: merita una fermata apposita. Segiamo il lungomare nel quartiere di Barcola e attraversiamo i magazzini portuali Asburgici: il numero 18 è tristemente famoso per l’esodo Istriano-Dalmata. Siamo arrivati al punto finale del nostro viaggio: attraversiamo il Canal Grande, passando di fronte al Caffé Tommaseo, e infine fermiamoci in Piazza Unità d’Italia a guardare il solo calare lentamente oltre il Molo Audace (km 79). Trieste é una città affascinante: per assaporare il suo gusto cosmopolita suggeriamo di visitare il museo di Palazzo Revoltella.

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